Piakos 1,215 Report post Posted July 31, 2016 Salve a tutti. dalla collezione reale proponiamo questa immagine di un denaro battuto dalla zecca romana pontificia nell'alto medioevo: Non ho l'immagine del rovescio e della moneta intera, oltre questo ingrandimento del particolare busto del pontefice. Se qualcuno ne è in possesso può postarlo in questo topic. Che dire di questa moneta? In primis che papa Adriano I era un nobiluomo di famiglia nobiliare. E, in vario modo la moneta in questione tale ce lo rappresenta. Un ritratto particolare, di impostazione bizantina cioè frontale e stilizzata, ma nel contempo la raffigurazione è plastica...quasi pesante oltre che compendiaria (i tratti sono riassunti ma non descritti in modo naturalistico). Insomma uno stile ibrido che si distacca anche dai successivi denari tra l'VIII e il IX secolo, che presenteranno uno stile umano diverso nella rappresentazione di Pietro e non più del pontefice, con raffigurazioni che richiamano - ad alcuni secoli di distanza - le pitture compendiarie delle catacombe dal III al V secolo d.C. NOTA: Compendiaria è detta da Petronio la pittura alessandrina, le cui nature morte e rappresentazioni paesistiche si prestano particolarmente a essere rese con una tecnica rapida, di tocco e di macchia (fregi paesistici di gusto ellenistico della Casa di Livia e della Casa della Farnesina, di età augustea). Per concludere potremmo definire lo stile di questo ritratto di Adriano I un tardo stile nobiliare, che fonde la plastica propria del mondo greco romano con la frontalità e la sacralità dell'arte bizantineggiante. Share this post Link to post Share on other sites
Lugiannoni 870 Report post Posted August 1, 2016 @Piakos Stavolta credo di non essere del tutto d'accordo con te. Più o meno nello stesso periodo a Bisanzio, pur nella stilizzazione caratteristica di quella fase dell'arte, abbiamo dei ritratti monetali nei quali l'iconografia tradizionale si associa ad una ricerca dell'effetto chiaroscurale, unita ad uno schematica, ma non per questo meno evidente, resa della fisionomia degli effigiati. Giustiniano II 705-711 Leone III Isaurico 714-741 Al contrario il ritratto di papa Adriano I rimanda alla monetazione e, in generale, all'arte barbarica. Insomma, più che compendiaria, la definirei "primitiva". A differenza del passato, quando Roma aveva accolto ed assorbito la superiore cultura greca, non avviene la fusione tra le culture delle popolazioni barbare che in varie ondate avevano invaso l'Italia e quella romana, e si produce, di fatto, un arretramento complessivo dell'arte e della cultura. Share this post Link to post Share on other sites
Piakos 1,215 Report post Posted August 1, 2016 Ciao Luciano, infatti ho parlato con riferimento al ritratti di Adriano I di una connessione con l'arte bizantina solamente per la frontalità e una certa stilizzazione. Ho anche escluso un riferimento compendiario...proprio di altri ritratti. 1 Share this post Link to post Share on other sites
Piakos 1,215 Report post Posted February 20, 2018 Volendo approfondire la moneta in topic: Diciamo subito che la moneta ed appartiene alla Collezione Reale...sembra che V.E. III, il re numismatico, ne avesse 4 esemplari, appunto, in collezione. L'epigrafe così recita: Dritto: • HADRI • • ANVS PP busto di fronte / una I e una B a lato Verso: VICTORIA DNN tre punti a triangolo. Croce potenziata su gradini / R M ai lati / CONOB in exergo. I denari di Adriano I sono battuti sul piede dei denari francesi inaugurati da Pipino in Francia (in effetti sono antecedenti alla famosa riforma Carolingia che tagliò le monete sul piede della libbra), peraltro a Roma il dominio nominale era ancora posto sotto l'egida dell'impero di Bisanzio. La moneta è data per essere R3 dalla letteratura specifica. Un esemplare venduto in asta, in una CNG di diversi anni fa, in conservazione splendida, fece 18.000 dollari, a seguito di una forte competizione in sala. Mentre l'esemplare che di seguito postiamo ha realizzato 13.000 franchi svizzeri alla asta NAC n. 50 del 2008...peraltro, peraltro anch'esso fratturato e pur non essendo di grande conservazione. Il pezzo, anch'esso frammentato, che segue: ha un ottimo pedigree: ex collezione Martinori ed ex collezione Ruchat. tanto per evidenziare che questo primo denaro papale è sempre stato un pezzo ambito dal fior fiore del collezionismo numismatico. Aggiungiamo ora l'ultimo transitato in asta: Licitato da Nomisma nell' ultima asta del corrente mese di ottobre ha realizzato "solamente" 5.250,00 euro. Occorre mettere sul piatto che la frammentazione è forse più invasiva di alcuni altri esemplari sopra postati...ma, per freschezza, è forse uno dei migliori. Certamente un' ottimo splendido. Che dire? FORSE queste monete un po' particolari ed affascinanti non trovano più adeguato apprezzamento, nell'ottica di un impoverimento culturale generale, peraltro nell'attuale mondo collezionistico una moneta fratturata al bordo non ha più sufficiente appeal per la maggior parte dei raccoglitori. Certo! Ma vai a trovare questa rarissima moneta in un'esemplare privo di fratture e in ottima conservazione...non la trovi. Ergo siamo alle solite...la qualità e la perfezione delle conservazioni finisce per prevalere sulla cultura numismatica che imporrebbe agli specialisti delle papali, disposti a spendere, di mettere in collezione un simile documento numismatico. preciso che tutte le aggiudicazioni come sopra indicate sono da rivalutare con i diritti pagati alle case d'asta. Share this post Link to post Share on other sites